Convento di San Floriano

Convento di San Floriano

Il patrimonio dei pellegrini a Egna

Dall’alto Medioevo e fino ai tempi moderni, migliaia di pellegrini attraversavano ogni anno le Alpi per raggiungere Roma. Mentre i viaggiatori facoltosi prendevano i percorsi attraverso le montagne, i pellegrini più umili dovevano rassegnarsi a percorrere a piedi gli ardui sentieri che attraversavano l’allora paludosa Valle dell’Adige, che doveva essere affrontata in marce giornaliere. Uno di essi portava da Bolzano a Laghetti vicino a Egna, ai piedi del Monte Madrutta, dove l’ospizio di San Floriano ospitava i viaggiatori e offriva loro alloggio. In contrasto con il senso moderno della parola, la parola hospitium nel Medioevo si riferiva a un ostello per pellegrini condotto da religiosi.
L’edificio romanico del XIII secolo, oggi chiamato “Klösterle”, si è conservato. Insieme alla chiesa di San Floriano, non è solo uno dei più bei complessi romanici di tutta la regione alpina, ma anche uno dei pochi ospizi completamente conservati in Europa.
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Nel 1494 molto probabile, il Klösterle a San Floriano albergò un ultimo ospite famoso, l’artista Albrecht Dürer, che passò la notte qui durante il suo viaggio verso Venezia. Ecco perché oggi, al posto dell’antico percorso di pellegrinaggio, si trova il sentiero del Dürer. Anche il pittoresco convento di San Floriano ha ora nuova vita: da ospizio per pellegrini è diventato luogo di cultura e musica. Ogni estate, infatti, nel Klösterle si tengono concerti e spettacoli.
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